E come'n riva'l mare
s'ascolta il vento,
ascolta il mio scontento
e il mio dolore:
essendola incolore,
quella medusa,
facendo poche fusa
mi s'avviluppa,
marchiandomi una truppa
di segni rossi.
E coi suoi lunghi e grossi
tentacoloni
mi lascia offesi e proni
s'ascolta il vento,
ascolta il mio scontento
e il mio dolore:
essendola incolore,
quella medusa,
facendo poche fusa
mi s'avviluppa,
marchiandomi una truppa
di segni rossi.
E coi suoi lunghi e grossi
tentacoloni
mi lascia offesi e proni
i sentimenti,
e par che s'alimenti
delle mie grida!
E alfin che niun più rida
E alfin che niun più rida
di questo dramma,
io chiamo la mia mamma
di tra i singhiozzi.
Mi piace mi piace mi piace!
RispondiEliminaPurché tra 18 giorni l'incolore medusa se ne stia di pei fatti suoi e non s'avviluppi di dosso al mio pargolo prezioso!
Oddio, soltanto 18?