Sovrapposizioni squadernate senza modestia:
organo onnipotente di abbaglianti unità
in bulbi d'estasi.
Trascinato in catene dolciastre risveglio non c'è:
respiro ossigeno liscio e trasparente che
sa di limone.
Se riuscissi a vedermi credo forse capirei:
il concetto di palpebre è il primo a sparire,
il resto segue.
Quindi rimane
l'ultimo scordare
e tra le palle di luce balbettare
Qui non è male
non ti preoccupare
sto tra le palle di luce a balbettare
Organo pulsa
di abbaglianti unità,
tutte le palle di luce a balbettare
La vita è falsa:
io voglio stare qua,
sto tra le palle di luce a balbettare
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