lunedì 30 agosto 2010

- 15.08.67, Bagni Mariuccia - [exp. gliommero]

E come'n riva'l mare
s'ascolta il vento,
ascolta il mio scontento
e il mio dolore:

essendola incolore,
quella medusa,
facendo poche fusa
mi s'avviluppa,
marchiandomi una truppa
di segni rossi.
E coi suoi lunghi e grossi
tentacoloni
mi lascia offesi e proni
i sentimenti,
e par che s'alimenti
delle mie grida!
E alfin che niun più rida
di questo dramma,
io chiamo la mia mamma
di tra i singhiozzi.

sabato 28 agosto 2010

- Covite "Dog Log" -

In teorie d'archi fatti col nulla
scintilla il tocario dalla Battriana:
stretto ai fili di questa trama
mi scopro secondario.

E mentre l'aria si fa più rosa
annuso il brumaggio dei pescatori.
Poteva andare meglio, però
poteva andare peggio.

[bridge?!] Il mito - s'è rattrappito,
le gambe - non scendono più giù.
Il viso - s'è vergognato,
del resto: che vuoi saperne tu?

[rit?!] Che vuoi saperne delle strade,
dei pontili, delle case,
che vuoi saperne tu
di quello che non so neanch'io?
Maschereranno la mia voce,
farò finta di applaudire,
se saprò crederci:
questa morte è da suggerire.

Scardinare un'età cerebrale,
celebrare un'agape senza meta,
nutrendomi da anacoreta
con semi di senape.

Poi l'ossigeno si ferma e ride
se cade iridando la carne e i polmoni:
abbandonato dai rumori
inizia un nuovo Quando


[bridge?!]
[rit?!]

Ciò che è mio è nella tua mano stanca,
anche il nonagio per matrigna chiesa,
se seppellirmi non le pesa
col mio corpo randagio.

Senza saper sciogliersi nel cosmo
il plasma fogarino si distende,
come chioma scura e silente
sull'acqua del mattino.

[bridge?!]
[rit?!]

mercoledì 25 agosto 2010

- duemilaeùno -

Sovrapposizioni squadernate senza modestia:
organo onnipotente di abbaglianti unità
  in bulbi d'estasi.  

Trascinato in catene dolciastre risveglio non c'è:
respiro ossigeno liscio e trasparente che
  sa di limone.  

Se riuscissi a vedermi credo forse capirei:
il concetto di palpebre è il primo a sparire,
  il resto segue.  


Quindi rimane
l'ultimo scordare
e tra le palle di luce balbettare

Qui non è male
non ti preoccupare
sto tra le palle di luce a balbettare

Organo pulsa
di abbaglianti unità,
tutte le palle di luce a balbettare

La vita è falsa:
io voglio stare qua,
sto tra le palle di luce a balbettare

@Torchiera "STORIE D'APPARTAMENTO", dom. 12 settembre 2010

Un poco di onesto battage me lo concedo.

12.settembre.2010 h.21:30


ENSEMBLE PHENIX presenta
@Cascina Autogestita TORCHIERA
(piazzale Cimitero Maggiore 18, MILANO)

 

"STORIE D'APPARTAMENTO": naufragio in tempi di crisi.



di e con:
voce e testi. KARIN FERRANDI
voce e testi. LORENZO. A. P. "LOIS" BALDUCCI
chitarre. ALEX ALBERTI
chitarre. MORENO TORTI
flauto traverso. MASSIMO GUZZETTAA seguire: kid in the oven LIVE


[disclaimer: seguono qui talune riflessioni depresse senza alcuna connessione o influenza attorno allo scopo ultimo del presente post (pubblicizzare l'evento), però l'idea di espungerle mi faceva sentire disonesto: mostrano tutto uno scavare, un contorcersi, c'è il bel finale maniacale, ed è finita che son robe quasi analitiche. io ve l'ho detto.]

Del resto era da un po' che non facevo qualcosa di - inspiegabilmente - più serio del solito: gli antichi fasti di 3 - 4 serate al mese MINIME son lontani lontani lontani.
Che tedio.
Che tedio che tedio.
Di uno SPETTACOLO ho bisogno più o meno quotidianamente, come dei pasti: l'ascetismo però alle volte sa avere il suo analgesico stile.
E d'altra parte in realtà non cerco niente, sono pigro fondamentalmente: millanto allergie alla gente, mentre già mi assopisco aspettando che le novità caschino, dal pero.

Come col Viandante, come il progetto Mobilieri, come tante cose, come il Mozart, e l'Ensemble, e i Sinestetico e prima i Nellacarne, e gli Spherical Grasp e prima i Roz, wooooah che elenco cazzo!
Mette in ordine tante-cose che sempre hanno e avevano, e avevano avuto, una vita concreta, pulsante, sana.
Molte orientate all'avevano e avevano avuto.

Tutto accadutomi attorno, tutto o quasi tutto. Bastava dire sempre di si.
Adattare il più possibile le corde e crescere assieme.
Oh che tenera l'infanzia del poeta!
Insomma, mi sono cresciuto viziato e non so cercarmi le date, ecco.
Che poi perché sto scrivendo i fatti miei? ...Mi piace come vengon su nello sfondo che ho messo alla pagina.

E ne consegue che, se non c'è niente che mi precipiti in testa, potrei anche stare lì fino a rendermi indistinguibile dal muschio.

Stavolta grazie al potere dell'Ensemble Phenix, incarnato in KARIN FERRANDI
si va in esplorazione: alla Cascina Autogestita TORCHIERA, Milano.
Antico centro sociale, roba da tantodicappello.
Il posto è FIGO, la gente è carina, ci crede.
Ed anche non fosse, è almeno lontano.
Se dovessi trovarmi con solo 3 facce davanti, che siano 3 facce nuove.

MA SI FA COSI' UN BATTAGE?!


Non insegna niente rockit?! E rollingstone, e ilmucchioeselvaggio, e quelle riviste fighette che leggo dinascòsto e sono piene di gente con la camicia a righe e gli occhiali con la montatura spessa?
Non! Jamais! Ripudio queste moscerie da poetino afflitto!
Sapido come Vian, burbanzoso come Carducci!
La parte la so, la storia è alquanto figa però non ve la racconto, e godo quando sento quei tre suonare assieme: sarà grande amore sul palco, soprattutto se l'Alberti finirà nudo.
Grande amore sul palco. Si. Grande amore.

venerdì 20 agosto 2010

- Buon viaggio, caro. - [exp. esametro dattilico]

Resta la folla a fissare la strada: che cosa succede?

Disordinato l'asfalto: qua denti, lì mani, là un piede.

Dicono che provenendo da destra alquanto spedito
ei superasse una vecchia carretta mostrandole il dito.
Ma qualche volta il destino è più giusto di quanto sia duro:
e per guardare una giovane donna non vide quel muro.

Spesso ad autisti del genere si mandan ricchi accidenti:
ma mazzi di crisantemi saranno più che sufficienti.

Spesso ci s'augura che gente simile si faccia male,
forzandoci poi a stare seri durante tutto il funerale.

sabato 14 agosto 2010

Darsi delle regole.

Lì, mite.

Lì mi temo
Lì mi tedio
Lì mi telecomando
Lì mi teorizzo.

Lì mi testo
Lì mi tematizzo
Lì mi testimonio
Lì mi temporizzo.

Lì mi tengo
Lì mi tendo
Lì mi telestetizzo
Lì mi tellurizzo.

Lì mi telepatisco
Lì mi tenomizzo
Lì mi tecnifico
Lì mi telecauterizzo.


Lì mi teizzo
Lì mi tergo
Lì mi termino
Lì mi tessero
Lì mi tempro
Lì mi tento
Lì mi teatralizzo
Lì mi terrorizzo.

venerdì 13 agosto 2010

- intro -

signor giudice:
sbaglio come respiro,
senza pensarci.

significarsi
incollando parole.
fingendo forte.

la curiosità
fa voltar la pagina:
qui non c'è niente.