domenica 7 novembre 2010

- aveva l'estasi sinuosamente sconvolto antichi nòmoi: dolenti rimproverati artigli -

ovunque:
prende tira spinge ogni respiro


sono vivo,
perché: le cellule, le cellule della pelle
tirano;


strida
sgraziate e fuori luogo, impacciate
di una certa innocenza,


ma senza nessuna passabile attenuante;


sono vivo perché?

[grufolano indegni e nascosti occhi altrui,]
[incappucciati noiosissimamente di nero.]


[quegli occhi enormi,]
[tetro teatro disney per bambini.]


sono vivo,
perché: naufraga la mia spazzatura,
il sale pulisce;


apro l'apnea ai polmoni,
dolce, nella mezzalùna delle labbra.
e il sale pulisce.


felicità sincera del sangue!

respiro: prende, tira, spinge
ogni respiro.
luna piena delle labbra.


del sangue sincero l'oblio.

-alla fine del respiro la schiena si contrae, si piega, si alza e si apre.
la cassa toracica è spalancata, pronta.-


                                                                                     la luna occhieggia sentimentale
                                                                                la marea.


sospiri gialli affettuosi e tiepidi sulla tensione sommersa:
ventaglio cinese di onde.
lei.


sorriso giallo sulla tensione sommersa,
ritrarsi,
riempirsi, nascosti,
tenuti lontani dal gesto possente di un qualche mosè
con le mani sulla bocca del rumore.
 
E spasmodiche attese d'egizi.

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